Vini e vitigni
LA DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA VALSUSA
La Denominazione di Origine VALSUSA è stata approvata con Decreto del Ministro dell’Agricoltura 31 ottobre 1997, pubblicato sulla G.U. 265 del 13 novembre 1997, e riserva la Doc ai vini rossi ottenuti da uve Avanà, Barbera, Dolcetto e Neretta cuneese da soli o congiuntamente per almeno il 60% e per il rimanente 40% da altri vitigni raccomandati ed autorizzati in Provincia di Torino. Dal 2004 è stato autorizzato un altro importante vitigno locale, il Becuet.
Nel 1999 si è costituito il Consorzio per la tutela e la valorizzazione del valsusa, che ha sede legale presso la Comunità Montana Bassa Valle Susa e Val Cenischia, in Via Trattenero 15 a Bussoleno.
La zona di produzione del vino Valsusa DOC comprende 19 Comuni da Almese ad Exilles. Attualmente al Consorzio aderiscono 12 aziende, che coprono praticamente l’intera superficie valsusina rivendicata a Denominazione di Origine ed inserita ufficialmente nell’albo vigneti DOC istituito presso la Camera di Commercio di Torino, pari a circa 10 ettari.
La produzione complessiva attuale è di circa 50 mila bottiglie/anno, commercializzate in parte direttamente in valle, presso le aziende, in parte sui mercati di Torino e Provincia; alcune partite sono anche destinate a clienti esteri, in particolare tedeschi.
VINI DEL TERRITORIO
Il vino Valsusa DOC è generalmente intenso, caratteristico, vinoso, con evidenti note fruttate; il sapore è asciutto, armonico, acidulo, moderatamente tannico, talvolta con lieve sentore di legno.
Le tipologie attualmente più caratteristiche sono:
Avanà in purezza: vinificando le uve provenienti da questo antico vitigno autoctono, introvabile in altre zone, si ottiene un vino rosso rubino chiaro, dal profumo fresco di fiori e frutta, di media struttura con retrogusto che ricorda la mandorla selvatica. Si tratta di un vino di pronta beva non adatto all’invecchiamento.
Avanà e Barbera: i due vitigni in abbinamento danno generalmente un vino di colore rosso rubino intenso, con caratteristici riflessi violacei; il profumo è pieno, avvolgente, ricco di sensazioni fruttate e vanigliate. Il sapore è armonico e vellutato.
Vino da tutto pasto trova però la sua massima espressione con secondi a base di selvaggina o di carni rosse. Ottimo anche in abbinamento ai formaggi di montagna. Va servito in calici ad una temperatura tra i 18-20°C.
Avanà e Becuét: il vino è di colore rosso rubino intenso con riflessi violaci molto intensi. Profumo intenso e molto complesso con un finale etereo, con sentori che ricordano la violetta e la marasca. Il sapore è di grande struttura e pienezza con notevole intensità gustativa che permette di abbinarlo ai più importanti piatti della cucina valsusina. Va servito a 18°C.
Barbera in purezza: vino dall’intenso profumo, di colore rosso intenso, granato e profumo intenso, con note fruttate che si armonizzano con sentori floreali e speziati. Il sapore è intenso persistente e ricco. E’ indicato con piatti di carne rossa, selvaggina, formaggi maturi.
Dolcetto in purezza: è un Dolcetto di montagna dal carattere fresco e dal sapore morbido ed avvolgente.Il colore è rosso intenso, granato, il profumo fruttato ed intenso, il sapore intenso e deciso. E’ un vino da tutto pasto da abbinarsi in particolare ad antipasti ed a primi piatti. Va servito ad una temperatura di 18° C.
I VITIGNI
AVANÀ
Il grappolo a maturità è generalmente medio-grande e allungato, cilindrico oppure piramidale. La maturazione è medio-precoce. L’acino è medio-grande, di forma variabile con la buccia spessa, molto pruinosa, di colore irregolarmente distribuito, blu-nero-violetto.
È un vitigno con buona vigoria che si traduce anche nel rigoglioso sviluppo dei germogli anticipati, spesso produttivi.
Per ottenere una buona fruttificazione è utile eseguire una potatura lunga.
I grappoli sono poco sensibili agli attacchi della muffa e del marciume, ma è opportuno tuttavia esporli bene alla luce poiché si possono riscontrare difetti di colorazione soprattutto nella parte distale del grappolo.
Vinificate in purezza, le uve di Avanà danno un vino fresco e fruttato, leggero di corpo, poco serbevole.
Il colore, sempre scarico, ha inizialmente ottima tonalità che vira però presto all’arancio. Oggi viene raramente vinificato in purezza, ma più frequentemente unito ad altre uve nere locali, come Becouet, Neretta cuneese e Barbera.
BECUÉT
Il grappolo a maturità è medio-piccolo, breve, conico o cilindrico con una o due ali. La maturazione è media o medio-precoce. L’acino, piccolo, di netta forma ovoidale ha la buccia di medio spessore, molto pruinosa, di colore blu.
Si tratta di un vitigno fertile e rustico che viene allevato in forme basse, ma le produzioni maggiori si ottengono con una potatura lunga.
Il vitigno è molto sensibile all’oidio e questa caratteristica ne ha ridotto la coltivazione. In Valle di Susa il Becouet fornisce corpo, struttura e colore all’Avanà , di cui a tutti gli effetti viene considerato un vitigno miglioratore.
Dal novembre 2002 è entrato nel mondo vinicolo uscendo dalla nicchia dei vitigni delle montagne della vecchia Savoia ed è più produttivo del barbera e del dolcetto. Se si riuscirà a farne durare nel tempo il colore e la struttura, si produrrà un vino rosso che potrà competere con i “mostri sacri”.
GRISA NERA
Il grappolo a maturità è grande o molto grande, conico allungato o troncato, talora alato, spargolo. La maturazione è medio-tardiva o tardiva.
L’acino è medio-grande o grande, ellissoidale con la buccia spessa coperta da abbondante pruina, tale da conferire all’uva, che ha colore blu-nero, una sfumatura grigia (da cui il nome del vitigno).
È una cultivar dal vigore elevato, con grande sviluppo dei germogli, che hanno lunghi internodi e calibro eccessivo negli ambienti colturali più fertili. Il grande vigore influisce negativamente sulla fertilità, che in tal caso è modesta e sempre ridotta a livello delle gemme basali. Il grappolo grande e il sapore gradevole facevano un tempo apprezzare quest’uva per la mensa, ed era questa la principale destinazione della Grisa.
Oggi viene vinificata congiuntamente all’uva di altri vitigni locali di pari maturazione come Neretta cuneese e Barbera.
GRISA ROUSA
Il grappolo a maturità è grande (talora molto grande), piramidale alato, un po’ allungato, compatto. Matura in genere nella terza decade di settembre.
L’acino è di media grandezza, sferoidale o lievemente appiattito con la buccia di medio spessore, debolmente pruinosa, di un bel colore rosa carico o rosso violetto quando ben esposta alla luce, oppure verde chiaro appena sfumato di rosa. La polpa è consistente, se non proprio croccante, gradevole al palato.
E’ un vitigno dal vigore moderato ma dalla elevata produttività, soprattutto per la rilevante dimensione dei grappoli, più che per la fertilità.
Tende però ad alternare: le stesse piante offrono annate di raccolto particolarmente abbondante alternate a vendemmie meno copiose.
L’uva, per l’aspetto particolarmente attraente nella forma e nel colore e per il valore organolettico, si deve considerare più da mensa che da vinificare.
Oggi se ne ottiene un vino bianco o debolmente rosato, dalla bassa gradazione alcolica, esclusivamente destinato all’autoconsumo.
BARATUCIAT
Il grappolo a maturità è medio o medio piccolo, compatto, conico o cilindrico. La maturazione si ha intorno al 25 settembre.
E’ un’uva bianca ad acino ellittico con la buccia di medio spessore molto pruinosa, di colore verde giallo, dorato a maturità. Gli acini hanno la polpa poco consistente, succosa e non colorata.
E’ un vitigno precoce e vigoroso.
I positivi risultati delle prime vinificazioni fanno ben sperare per il futuro valsusino del Baratuciat, primo vitigno autoctono bianco del territorio.
Carcairùn ‘d Fransa o Gamay
Il Gamay presenta un grappolo piccolo o medio-piccolo, mediamente spargolo, con peduncolo corto. L’acino medio-piccolo, appena ellissoidale, ha la buccia di colore blu nero, appena sfumato di viola.
E’ una curiosità valsusina: com’è noto, il Gamay è il tipico vitigno della zona del Beaujolais, dove è la base per la produzione dei fruttati vini “nouveaux” da macerazione carbonica, ma si coltiva in Francia anche nella Borgogna e in tutta la Valle della Loira, in Svizzera soprattutto intorno a Ginevra e in alcuni Paesi dell’ex Yugoslavia. In Italia il Gamay è piuttosto raro, presente quasi esclusivamente in Valle d’Aosta.
Cooperativa Clarea (Chiomonte)
Chimera Vini (Chiomonte)
Casa Ronsil (Chiomonte)
Isiya (Exilles)
Occitania (Mattie)
Azienda Vitivinicola Prever (Villarbasse)
Agrinova (Susa)